La Russia ha proposto un ex governatore della Banca centrale ceca alla direzione del Fondo Monetario Internazionale per opporre il candidato unico dell'Ue, Dominique Strauss-Kahn.
Da un certo punto di vista, la mossa di Mosca ha un suo perchè. La procedura che tradizionalmente porta alla scelta dei vertici delle istituzioni finanziarie internazionali è oggettivamente insostenibile. Non è accettabile che gli Stati Uniti continuino ad avere il diritto esclusivo di nominare i vertici della Banca mondiale (anche e soprattutto dopo lo scandalo Wolfowitz) e l'Europa abbia diritto su quello del Fmi.
Ma è difficile non intravedere in questa iniziativa l'ennesima mossa di una partita che da ormai quasi due anni oppone, su innumerevoli fronti, l'Europa e la Russia.
Riguardo a quest'ultima, io continuo a vederla così e così.