La costituzione vieta a Vladimir Putin (55 anni) di ricandidarsi alla presidenza russa ma nessuno ha mai creduto che Putin si sarebbe ritirato così giovane. Puntualmente lunedì ha indicato che nel 2008 si potrebbe candidare al posto di primo ministro (da lui già occupato nel '99). Il che vorrebbe dire che il nuovo presidente russo (chiunque sia) diventerà poco più influente della regina d'Inghilterra.
A proposito di Gran Bretagna, continuano a scorrere fiumi d'inchiostro sul dopo-Brown. Ipotesi non del domani ma forse del dopodomani, e utile per dare uno sguardo all'anagrafe della politica inglese, nella quale i Cameron (41 anni) o i Miliband (42) non sono neanche tanto enfants prodiges.
Nel frattempo, Yulia Tymoshenko (46 anni) ha fatto faville nelle elezioni in Ucraina domenica scorsa. È possibile che la Pasionaria possa essere nominata primo ministro. Purtroppo, però, quel paese disgraziato continua a rimanere in bilico e la Russia ha già minacciato di tagliare nuovamente il gas.
Per quanto mi riguarda, mi sono confrontato e confortato giorni fa col sindaco di Washington, l'iperattivo Adrian Fenty: 37 anni, democratico e di origini italiane (anzi, Frosinoooun, come dice lui). Per me una rivelazione. Che sia di buon auspicio per il candidato suo coetaneo in Italia.
Infine, domani sarò a Houston, Texas per partecipare ad un dibattito del Young Leaders Program promosso dal Consiglio per le Relazioni fra Italia e Stati Uniti. Temi: energia e ambiente. Non potrebbe essere più appropriato, in Bush-country.
Wednesday, 3 October 2007
Note sparse sulla politica giovane
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