Monday, 10 September 2007

Un mare nero

Il Comitato delle Regioni dell'Ue mi ha chiesto di dare una testimonianza, martedì prossimo a Bruxelles, sulla nuova strategia per la regione del Mar Nero adottata dalla Commissione in primavera.

Mi sa che per una volta mi risparmierò facili ironie sui processi decisionali dell'Ue: una strategia europea per quella parte del mondo è a dir poco urgente. Centinaia di migliaia di migranti (alcune fonti parlano di 7 milioni) attraversano quell'area ogni anno, ovviamente da est verso ovest. E con l'Afghanistan tornato ad essere un' immensa piantagione di papaveri, si calcola che il Mar Nero sia crocevia di qualcosa come sei mila tonnellate di oppio e 500 di eroina.

Per intaccare questa realtà, l'Europa dovrebbe cominciare con l'essere molto più chiara ed esplicita nei suoi rapporti bilaterali con paesi chiave come la Turchia, l'Ucraina o la Russia. È un dato però che una delle cose che l'Europa ha fatto bene negli ultimi 5o anni è l'integrazione regionale e incoraggiare la cooperazione fra gli stati di quell'area ha delle enormi potenzialità inespresse.

Quali? Queste, se si ha una mezz'ora per leggerle.