Saturday, 3 May 2008

Luxury problem

Dopo la pesante sconfitta alle amministrave ed in particolare a Londra, il fiato sul collo di Brown si farà inevitabilmente pesante. L'uomo è competente, serio e tutto sommato l'economia continua a camminare. Ma più Brown è lodato all'estero, più sembrano massacrarlo a casa sua.

Il Labour ha il lusso dell'abbondanza. Penso a David Miliband su tutti. Attualmente ministro degli esteri, Miliband è giovane e carismatico. Lo si dipinge anche come molto intelligente (soprannome: "The Brains"), e per quanto mi riguarda, posso dire che la politica estera la naviga brillantemente (qui un suo recente intervento, con un breve scambio con me su Balcani, Turchia e Russia).

Da un punto di vista puramente strategico, l'unico che non si gioverebbe dei talenti di Miliband e altri suoi coetanei in posizioni di responsabilità sarebbe, ovviamente, solo Brown. L'ombra dei conservatori (anche loro con una leadership giovane ed energetica) si sta allungando sulla sua amministrazione, e fra un paio d'anni Brown potrebbe fare tranquillamente la fine di John Major dopo il decennio della Thatcher.

Se però faccio l'errore di guardare alla cosa a distanza, ed con riferimento ad un Paese in particolare, non riesco a togliermi dalla testa la sensazione che gli inglesi hanno davvero solo un "luxury problem."